PROGRAMMA
Mercoledì
11 novembre ore 15-18
Giovedì 12 e venerdì 13 novembre ore 11-15
Monreale Chiostro Santa Maria La Nuova
Giovedì 12 e venerdì 13 novembre ore 11-15
Monreale Chiostro Santa Maria La Nuova
WORKSHOP
(max 15 partecipanti + 5 uditori)
Il Corpo Estatico
di Hal Yamanouchi
Il Corpo Estatico
di Hal Yamanouchi
Il
workshop cerca di guidare i partecipanti ad uno stato di benessere e
d’apertura, attraverso esercizi d’armonizzazione energetica
provenienti dallo Yoga, dal Chi-Kong, dal Movimento Rigeneratore,
dalla Bioenergetica e da altre forme di terapie psico-fisiche.
saranno provati diversi esercizi d’improvvisazione che conducono a
uno stato d’euforia ludica ed espressiva, con l'impiego
“d'Immaginazione Attiva”. Il workshop si concluderà con una
performance in cui saranno sperimentate le pratiche apprese durante
il percorso performativo.
Hal
Yamanouchi. E’ nato a Tokyo nel '46, si è laureato in lingua e
letteratura angloamericana, presso l’Università di Tokyo degli
Studi Esteri. Danzatore, mino, coreografo e attore, ha collaborato
come insegnate-trainer per l’Acca demia Nazionale d’arte
Drammatica Silvio D’Amico, l’Emilia Romagna teatro, per il corso
di formazione dei registi organizzato dal Teatro di Roma) , per il
corso di formazione dei mimi organizzato dal Teatro Carlo Felice di
Genova e dal Dance Center di Livorno. Ha condotto numerosi stage
per mimi, danzatori e attori per diverse associazioni, fondazioni e
iniziative regionali e provinciali, sui temi d’improvvisazione
iberatoria, dei movimenti spontanei e della recitazione con
l’approccio fisico-mimico.
Da
mercoledì 11 a sabato 14 novembre ore 15-18
Cefalù Palazzo Vescovile
Cefalù Palazzo Vescovile
WORKSHOP
**
Lo spazio del trascendente
di Marcello Panzarella
Lo spazio del trascendente
di Marcello Panzarella
Le
chiese Cattedrali di Palermo, Cefalù e Monreale, le chiese di San
Giovanni degli Eremiti, Santa Maria dell’Ammiraglio e San Cataldo,
sono espressione unica e irripetibile di una specifica congerie
politico-culturale che ha “informato” la loro configurazione, sia
spaziale che decorativa. In queste chiese è stato sperimentato e
realizzato un modello esemplare di sintesi tra concezione politica e
religiosa, tra diverse tipologie spaziali, tra struttura
architettonica e rappresentazione (apparati decorativi/musivi).
Prendendo spunto dagli esempi paradigmatici sopra indicati, il
workshop intende esplorare, attraverso lo strumento del progetto di
architettura il tema della “costruzione” dello spazio “sacro”
e del suo rapporto con le culture religiose che ne ispirano la sua
definizione, con particolare riferimento ai seguenti aspetti:
rapporto tra potere politico e religioso, tra tipologia e struttura
spaziale, tra spazio della divinità o della comunità, tra
simbolismo e concretezza dell’azione liturgica, rapporto con la
città.
Attraverso
il workshop si intende indagare sulla necessità di definire e
progettare nuovi spazi a-confessionali in cui gli uomini si
incontrano, dialogano e pregano, al di là delle proprie professioni
religiose; spazi in cui essi riconoscono la propria relatività in
virtù della fede nel “totalmente altro”. E’ questo lo spazio
del trascendente che non si identifica con lo spazio sacro
tradizionalmente inteso come “recinto” che esclude; esso diviene
invece uno spazio aperto che “include”; lo spazio di mezzo
dell’incontro tra gli uomini e con il “totalmente altro”. I
partecipanti saranno impegnati nella ricerca e nella progettazione di
uno spazio prototipale che possa ri-proporre una nuova sintesi
espressiva di valori universali, tradizioni religiose, sensibilità
contemporanea. A conclusione del workshop è prevista la
presentazione e l’esposizione al pubblico degli elaborati prodotti.
Marcello
Panzarella è ordinario di Progettazione architettonica della
Facoltà di Architettura di Palermo, redattore-capo della rivista In
Architettura e direttore della rivista E-Journal, ha condotto per
diversi anni una intensa attività didattica e di ricerca sui temi
della progettazione dello “spazio sacro”. Una tradizione di studi
inaugurata da Pasquale Culotta, cui si deve il coinvolgimento del
liturgista Crispino Valenziano, e dell’ ecclesiologa Cettina
Militello, con i quali ha definito un preciso sentiero di ricerca,
articolato fra laboratori di progettazione e di laurea, seminari
presso il Dipartimento di Storia e Progetto nell'Architettura e
presso il convento di Santa Trinità alla Rocca a Cefalù, e alcuni
viaggi di studio. Il testo Nuove chiese per una liturgia rinnovata,
del quale è co-autore, è la testimonianza di questo specifico
impegno.
Sabato
14 novembre ore 17
Palermo San Giovanni degli Eremiti
Palermo San Giovanni degli Eremiti
MUSICA
La poesia islamica dell’Anno Mille
Con i Milagro Acustico medina sound
La poesia islamica dell’Anno Mille
Con i Milagro Acustico medina sound
I
Milagro Acustico, che hanno realizzato una trilogia dedicata alla
poesia arabo, musicano i versi di poeti come Ibn Hamdis, il più
popolare della grande scuola arabo-sicula, ovvero i poeti arabi di
Sicilia. Le loro canzoni sembrano voler raccontare, ridisegnare,
evocare, quella storia a cavallo tra due millenni. Quella storia
vissuta nella “Siquilliya” della dominazione araba, di
un’isola-giardino, terra di convivenza tra moschee e croci
cattoliche, culla di pace, centro nevralgico di scienze, di cultura e
di arte. I Milagro Acustico riproporranno queste poesie in musica
nella lingua originale, grazie all’interpretazione del cantante
tunisino Marwan Samer.
Domenica
15 novembre ore 17
Cefalù Palazzo Vescovile
Cefalù Palazzo Vescovile
MUSICA
Spiritualità bizantina e islamica - Canti trascendenti a confronto
Improvvisazioni di Mauro Tiberi e Marwan Samer
Mauro Tiber vocalità sacra orientale e bizantina, Marwan Samer cantante e musicista tunisino-iracheno, voce dei Milagro Acustico, studioso del salmodio dei Muezzin
Spiritualità bizantina e islamica - Canti trascendenti a confronto
Improvvisazioni di Mauro Tiberi e Marwan Samer
Mauro Tiber vocalità sacra orientale e bizantina, Marwan Samer cantante e musicista tunisino-iracheno, voce dei Milagro Acustico, studioso del salmodio dei Muezzin
Mauro
Tiberi proporrà un viaggio vocale che da Bisanzio arriva fino ai
giorni nostri attraversando le steppe mongole e i misteri del canto
indiano. Con lui il cantante tunisino Mawan Samer e il gruppo Milagro
Acustico (ensemble siculo-araba, tra massimi rappresentanti e
divulgatori della poesia arabo-sicula) per un concerto in cui momenti
musicali e vocali si alterneranno alla poesia antica, per indagare i
punti di contatto fra la cultura greco romana ed europea con il mondo
arabo; il suono e i canti dello spirito legati all'esperienza mistica
cristiana e musulmana
Mercoledì
18 novembre ore 17 - Monreale Chiostro Santa Maria La
Nuova
Giovedì 19 novembre ore 17- Palermo Castello della Zisa
Giovedì 19 novembre ore 17- Palermo Castello della Zisa
TEATRO
Il Secretum
di Petrarca adattamento e regia Maurizio Donadoni
con Maurizio Donadoni ed Emanuele Salce
Il Secretum
di Petrarca adattamento e regia Maurizio Donadoni
con Maurizio Donadoni ed Emanuele Salce
Dialogo
immaginario e immaginato tra l'autore e Sant' Agostino. Il Secretum o
De secreto conflictu curarum mearum ("Riguardo al segreto
conflitto delle mie angosce" è il titolo originale che tuttavia
non viene attribuito dall'autore bensì viene tratto dalla frase
finale dell'opera) è un'opera in prosa latina composta da Francesco
Petrarca. La stesura dell'opera cominciò nel 1347, venne rivista
nel 1349 per poi essere definitivamente modificata nel 1353. L'invito
di Petrarca a meditare sulla morte, sdoppiandosi nel vescovo di
Ippona, fa un certo effetto. Eppure meditare sulla nostra "
impermanenza", termine tanto caro ai buddisti, è il passo
necessario a vivere pienamente il proprio presente. La crisi "di
mezzo" arriva tra capo e collo a quasi tutti, senza preavviso, e
ci fa "morire". Ma è l' atto indispensabile al
rinascere…
Petrarca all'epoca in cui scrisse quest’opera era in piena crisi: aveva appena perso Laura, uccisa dalla peste. Aveva perso l'appoggio del principe Colonna. Non ne poteva più di Avignone, della corte papale e delle sue miserie. Voleva tornare in Italia. Voleva cambiare, dare un taglio al passato per cominciare una nuova vita. Come uno "che si mette in diversi per essere insieme e parlare insieme, nella notte" si diede forza dialogando con se stesso, nella parte di Sant' Agostino, le cui opere conosceva bene e amava. Funzionò? Chi può dirlo. Il silenzio, certo. Fermarsi a riflettere, a meditare, a ritrovare una strada persa. Valori dimenticati. Nuovi valori. Anche solo riconquistare uno sguardo un po' più in su dell'asfalto, servirebbe un po' a tutti. Lo strepito della vita, come quello delle città, a volte è insopportabile. Cerchiamo il silenzio, la natura. Dio. Per ritornare nei furori del mondo con rinnovata energia. Vivaci, come adolescenti su un pulmann.
Petrarca all'epoca in cui scrisse quest’opera era in piena crisi: aveva appena perso Laura, uccisa dalla peste. Aveva perso l'appoggio del principe Colonna. Non ne poteva più di Avignone, della corte papale e delle sue miserie. Voleva tornare in Italia. Voleva cambiare, dare un taglio al passato per cominciare una nuova vita. Come uno "che si mette in diversi per essere insieme e parlare insieme, nella notte" si diede forza dialogando con se stesso, nella parte di Sant' Agostino, le cui opere conosceva bene e amava. Funzionò? Chi può dirlo. Il silenzio, certo. Fermarsi a riflettere, a meditare, a ritrovare una strada persa. Valori dimenticati. Nuovi valori. Anche solo riconquistare uno sguardo un po' più in su dell'asfalto, servirebbe un po' a tutti. Lo strepito della vita, come quello delle città, a volte è insopportabile. Cerchiamo il silenzio, la natura. Dio. Per ritornare nei furori del mondo con rinnovata energia. Vivaci, come adolescenti su un pulmann.
Giovedì
26 novembre ore 17 - Monreale Chiostro Santa Maria La
Nuova
Venerdì 27 novembre ore 17 - Cefalù Palazzo Vescovile
Venerdì 27 novembre ore 17 - Cefalù Palazzo Vescovile
DANZA
Il Flauto dell'infinito
con Oscar Bonelli e Benedetta Capanna
Il Flauto dell'infinito
con Oscar Bonelli e Benedetta Capanna
Tra
il finito e l'infinito, tra la percezione e il pensiero, tra
l'apparenza e ciò che si copre, il gioco infinito dello spirito
prende vita, piccola epifania che nascondendosi in un respiro
esplode.
“In effetti, la sruti è ciò che viene udito (piuttosto che visto), così che la metafora dello svelamento può
risultare talvolta fuorviante, poiché non è sollevando il velo (e vedendo così la nuda realtà) che noi
scopriremo il reale, bensì rendendoci conto che il velo copre e nasconde, e che la scoperta di questo fatto
costituisce l'effettiva rivelazione. Rivelare in questo senso non è svelare, sollevare il velo, ma "rivelare" il
velo, renderci consapevoli che ciò che vediamo e tutto ciò che possiamo vedere è il velo, e che viene
lasciato a noi "indovinare"- o potremmo dire, "pensare"- la realtà, che è resa manifesta proprio dal velo che
la ricopre. Non possiamo separare il velo dalla cosa velata, proprio come non possiamo scindere una parola
dal suo significato, o ciò che è udito da ciò che è compreso. Se io dovessi sollevare il velo di Maya non vedrei nulla. Possiamo vedere soltanto se noi vediamo il velo di maya e lo riconosciamo per quello che è". (I Veda, Mantramanjari)
“In effetti, la sruti è ciò che viene udito (piuttosto che visto), così che la metafora dello svelamento può
risultare talvolta fuorviante, poiché non è sollevando il velo (e vedendo così la nuda realtà) che noi
scopriremo il reale, bensì rendendoci conto che il velo copre e nasconde, e che la scoperta di questo fatto
costituisce l'effettiva rivelazione. Rivelare in questo senso non è svelare, sollevare il velo, ma "rivelare" il
velo, renderci consapevoli che ciò che vediamo e tutto ciò che possiamo vedere è il velo, e che viene
lasciato a noi "indovinare"- o potremmo dire, "pensare"- la realtà, che è resa manifesta proprio dal velo che
la ricopre. Non possiamo separare il velo dalla cosa velata, proprio come non possiamo scindere una parola
dal suo significato, o ciò che è udito da ciò che è compreso. Se io dovessi sollevare il velo di Maya non vedrei nulla. Possiamo vedere soltanto se noi vediamo il velo di maya e lo riconosciamo per quello che è". (I Veda, Mantramanjari)
Benedetta
Capanna: autrice, coreografa e performer ha partecipato a
rassegne di rilevo in Italia, negli Usa e in Giappone. Nel suo
approccio alla coreografia e alla danza ha grande influenza lo yoga
che l’aiuta a ritrovare l’essenzialità e la purezza dell’impulso
creativo. La sua ricerca coreografica, attraverso un meticoloso
lavoro sulla relazione corpo mente, vuole cogliere la poesia della
fragilità umana e l'urgenza delle sue passioni. Dal 2013, come
coreografa, collabora con l'Associazione Culturale Excursus Onlus
sostenuta dal MIBACT per la danza - produzione. Come danzatrice ha
lavorato anche per MDA, Balletto 90, TIRdanza, Turano\Ford Dance,
DASSdance, Poppo & Gogo Boys, Myung Soo Kim, John Carrafa, Igal
Perry.
Oscar
Bonelli: ha studiato percussioni con Ruggero Artale e Giovanni
Imparato e la tromba con Roberto Coltellacci. Approfondisce una vasta
gamma di strumenti come didjeridu, flauto di bambù, corno
medioevale, steel drums, hang e tamburi a cornice, campane e
conchiglie, tamburi sciamanici, la tromba tibetana, il damaru e i
rolmo. A questa strumentazione unisce il canto, il canto armonico,
canto indiano, gregoriano e la voce gutturale. Suona nella Percussion
Orchestra di Ruggero Artale e karl Potter, e per Nando Citarella.
Collabora con coreografi come Benedetta Capanna, Roberta Garrison,
Aurelio Gatti, Maria Grazia Sarandrea e Simona Montanari
VISITE
GUIDATE
Giovedì
12 novembre ore 10.30 – Monreale, Chiesa Santa Maria la Nuova e
Chiostro
Sabato 14 novembre ore 15.00 – Palermo, San Giovanni degli Eremiti
Giovedì 19 novembre ore 11.00- Palermo, Castello della Zisa
Giovedì 26 novembre ore 15.00 – Monreale, Chiesa Santa Maria la Nuova e Chiostro
Venerdì 27 novembre ore 15.00 – Cefalù, Cattedrale e Chiostro
Sabato 14 novembre ore 15.00 – Palermo, San Giovanni degli Eremiti
Giovedì 19 novembre ore 11.00- Palermo, Castello della Zisa
Giovedì 26 novembre ore 15.00 – Monreale, Chiesa Santa Maria la Nuova e Chiostro
Venerdì 27 novembre ore 15.00 – Cefalù, Cattedrale e Chiostro
L’ingresso
agli eventi è gratuito, previa prenotazione al nr 3337097449 (SMS o
WhatsApp)
La partecipazione ai workshop è gratuita, per iscrizioni scrivere all’indirizzo e-mail visionetrascendente@gmail.com Il programma può subire variazioni
**WORKSHOP di Architettura Lo Spazio Trascendente di Marcello Panzarella
E’ aperto alla partecipazione di n. 5 giovani di età non superiore a 35 anni (laureati o studenti). Per partecipare occorre presentare apposita istanza, entro l’8 novembre 2015, corredata da: copia del documento di riconoscimento; curriculum vitae; breve descrizione delle motivazioni e delle aspettative. Il Comitato si riserva di selezionare ulteriori partecipanti, oltre a quelli sopra indicati, in qualità di uditori.
La partecipazione ai workshop è gratuita, per iscrizioni scrivere all’indirizzo e-mail visionetrascendente@gmail.com Il programma può subire variazioni
**WORKSHOP di Architettura Lo Spazio Trascendente di Marcello Panzarella
E’ aperto alla partecipazione di n. 5 giovani di età non superiore a 35 anni (laureati o studenti). Per partecipare occorre presentare apposita istanza, entro l’8 novembre 2015, corredata da: copia del documento di riconoscimento; curriculum vitae; breve descrizione delle motivazioni e delle aspettative. Il Comitato si riserva di selezionare ulteriori partecipanti, oltre a quelli sopra indicati, in qualità di uditori.
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